mercoledì 24 febbraio 2010

OVERKILL "IRONBOUND"


Ridendo e scherzando,i newyorkesi Overkill è da quasi trenta anni che calcano le scene.Il loro sound ha avuto sempre qualcosa di peculiare che gli altri non avevano:delle linee di basso massicce e importanti per la struttura del pezzo e i vocals dell'erculeo Bobby "Blitz" Elsworth,una vera e propria sirena ai primi atti della loro discografia.Poi la sua voce mantenendo sempre la sua originalità e la sua sostanziale inimitabilità è cambiata dopo un intervento alle corde vocali diventando più rabbiosa,ringhiosa,sporca.Ma sempre potentissima.Ironbound è una graditissima sorpresa.Gli Overkill ultimamente a dire la verità non hanno dato alle stampe dischi memorabili ed è per questo che Ironbound è una sorpresa.E'il classico album degli Overkill degli anni 80 e 90,suonato come si fa nel 2010.Un album con una produzione incredibile che dà il giusto risalto a ogni strumento ,con chitarre ultracompresse,una batteria tellurica e la voce di Blitz Elsworth che domina il tutto dall'alto di una ritrovata forma.Dopo un arpeggio di vaga reminiscenza sabbathiana si entra nel vivo col primo pezzo "The Green and Black" che dopo un inizio rilassato prende forma in tutta la sua fumante potenza:ritimiche complicatissime,andamento sincopato tra parti accelerate e rallentamenti,una cavalcata piuttosto lunga e complessa.
Sicuramente uno dei punti di forza del disco anche se credo che come opener non era il brano più azzeccato.E'un pezzo profondo,che ha molte linee melodiche diverse e che colpisce dopo diversi ascolti.Forse per approcciare il disco era meglio mettere la sulfurea title track,con un refrain killer e un solo melodico di grande presa,oppure le schegge lanciate ad alta velocità Bring The night o Give a Little.Due pezzi più semplici con melodie che restano impresse a fuoco nelle orecchie fin dal primo ascolto.La prima parte del disco contiene sicuramente i pezzi migliori,ma Iron bound si mantiene su buoni livelli per quasi tutta la sua durata.Forse la sua durata depone per un certo appiattimento verso il finale.Del resto il suono è monolitico e costante,quindi può subentrare un certo grado di assuefazione.DD Verni avrà perso i suoi riccioloni a favore di un taglio corto,Elsworth ha ancora i bicipiti gonfi anche se si cominciano a vedere i segni del tempo,ma gli Overkill non hanno perso un decibel della loro furia thrash primigenia.Bentornati!

VOTO 7,5/10

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