mercoledì 7 aprile 2010

DRAGON TRAINER


Ieri pomeriggio invece di mettermi stancamente in coda sotto primaverili goccioloni sull'autostrada del rientro dalla gitarella fuoriporta ho deciso di mettermi in coda per il ritiro degli occhialioni modello sciatore all'entrata della sala dove proiettavano Dragontrainer in 3 D.Accompagnato dall'entusiasmo di mia figlia nascosta dietro il bidone dei pop corn.Per un po'prima che iniziasse il film ho dubitato sull'interesse di mia figlia per il film:era una bella lotta testa a testa col bidone dei pops che già mi chiedeva lungo il breve tragitto che separa casa nostra dal multiplex,mentre sul film mi aveva fatto appena una domanda o due.Poi quando siamo entrati navigando a vista in un mare di popcorn sparsi per ogni dove,seminati a terra come se si sperasse di farli rinascere(e poi ci vengono a dire che sterilizzano gli occhialoni ad ogni visione e che li toccano solo con guanti in lattice monouso----ah ah ah-----ieri le manone degli addetti alla sala erano rigorosamente "nature") e si sono spente le luci ogni dubbio è stato dissipato.Nascosta dietro i fanaloni policromatici mia figlia e io con lei ci siamo appassionati al film,per motivi naturalmente diversi,legati alla differenza d'età.Dragontrainer è un film adatto a bambini di tutte le età o quasi,diciamo dai 6 ai 99 anni,è una storia di amicizia che supera le differenze anatomiche e tassonomiche,è una storia di un superamento di una naturale diffidenza per il diverso che spesso si tramuta in odio ingiustificato,è una storia che parla di eroi forzuti e irascibili e di eroi un po'più piccoli,meno forzuti che usano l'intelligenza al posto dei muscoli per cercare di prevalere.Guardando questo film mi sono rituffato per incanto nella mia infanzia quando passavo il tempo a guardare in tv un cartone animato giapponese che parlava di vichinghi,Vicky il vichingo.E mi sono sorpreso delle analogie tra il personaggio di Hic e quello di Vicky che era abituato ad arricciare il naso quando gli veniva in mente la soluzione del problema che doveva risolvere.Sia Hic che Vicky entrambi figli del capo tribù,gracilini in un mondo di forza e prevaricazione fisica,con l'intelligenza riuscivano oltre che a sopravvivere a far prevalere la propria logica sulla forza bruta e ottusa.In più Hic ha dei nemici volanti,dei draghi di varie forme e poteri e ha la ventura di ferire una temibile e sconosciuta agli altri Furia Buia.E i due cuccioli diventano amici.Sdentato,il drago di cui sopra,ha comportamenti da animale domestico,ha degli occhioni che quando ti guardano dicono già tutto(impssibile non pensare agli occhi dell'alieno Stitch nel precedente film dei due registi di questo cartone),è leale e coraggioso.Al contrario di quello che viene creduto dagli altri vichinghi del villaggio sempre alla ricerca del loro nido.Delittuoso raccontare di più.Il 3 D a cui ci troviamo di fronte è esplorato molto meglio che in Avatar(che nell'immaginario collettivo è misterosamente la pietra di paragone per la nuova tecnologa tridimensionale) ,salire in groppa a Sdentato è come andare sulle montagne russe,si viene presi letteralmente a schiaffi dalle folate di vento,ci si entusiasma con i voli radenti e con gli avvitamenti.

Nelle sequenze aeree il 3 D è di grosso ausilio spettacolare ma si sbaglia a credere che la bellezza di questo film risiede solo nella tecnologia.Dragontrainer è un film che consiglierei anche se fosse in una dimensione sola.Il disegno è rotondo,il villaggio dei vichinghi sviluppato in altezza è incantevole,i giochi di luce sono importanti quasi quanto la tecnologia avveniristica che permea questo cartone Dreamworks. E'un racconto di formazione poetico e stimolante,un osservazione divertita sui costumi dei nostri tempi(ditemi voi se Astrid con i suoi pantaloni a vita bassa,le sue movenze da fotomodella,la sua volontà di emancipazione non sia un ritratto tipo dell'adolescente di oggi),un film dal messaggio importante e non buonista al 100 %.Ognuno pur di diventare eroe deve tenere in conto la possibilità di essere costretto a pagare un prezzo.Anche alto.E in tempi di ostentazione di perfezione non è poco essere eroi imperfetti.Ma abili alla stessa maniera.

VOTO 8/10